I primi gruppi umani provenienti dall’Africa colonizzarono stabilmente l’Europa a partire da un milione di anni fa e l’Italia, in virtù della sua posizione favorevole, venne raggiunta ed abitata già in questa fase antica del Paleolitico. La Preistoria della nostra penisola segue vicende analoghe a quelle dell’Europa continentale ed è ben documentata grazie ad un ricco patrimonio di reperti che copre un ampio intervallo temporale, dai periodi più remoti a quelli più recenti. La Preistoria è un periodo affascinante ma molto spesso sottovalutato e la sua divulgazione rappresenta una sfida per professionisti ed appassionati. Per chi ha voglia di conoscere da vicino il mondo dei nostri antenati, una delle soluzioni migliori è sicuramente la visita ad un museo. L’Italia è ricca di musei sulla Preistoria dove parte del nostro ampio patrimonio è stato giustamente valorizzato, talvolta con soluzioni all’avanguardia e di sicuro impatto verso il pubblico. In questo articolo descriverò brevemente quattro musei italiani sulla Preistoria che ho visitato e che, a mio avviso, sono assolutamente da non perdere! Museo Archeologico dell’Alto Adige Si trova nel centro storico di Bolzano ed ospita, nei primi tre piani, tutti i ritrovamenti originali legati ad Ötzi, la Mummia del Similaun. Il corpo dell’uomo venuto dal ghiaccio, ancora perfettamente conservato dopo cinquemila anni, è esposto all’interno di una teca che non è altro che una sorta di grande cella frigorifera che riproduce al suo interno le stesse condizioni di temperatura e di umidità presenti sul sito del ritrovamento. Insieme al corpo, sono esposti gli effetti personali di Ötzi, fondamentali per ricostruire la vita e le abitudini del cacciatore-pastore vissuto sulle Alpi a cavallo tra il Neolitico e l’età del rame. Indumenti e scarpe in pelliccia ed erbe intrecciate, un coltello in selce, un’ascia in rame, arco e frecce, contenitori in corteccia di betulla per il trasporto del fuoco: il corredo della mummia è ricchissimo e suggerisce ipotesi affascinanti sullo stile di vita degli abitanti delle Alpi di cinquemila anni fa. Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona A Cetona, piccolo comune della Val d’Orcia, in provincia di Siena, si trova un bellissimo museo che ospita svariati reperti relativi al popolamento umano della zona del Monte Cetona dal Paleolitico fino all’età del Bronzo. Le cavità nel travertino alle pendici della montagna, in località Belverde, furono abitate dai Neanderthal che hanno lasciato resti animali e strumenti in pietra scheggiata come testimonianza del loro passaggio. Successivamente, tra il Neolitico e l’età del Bronzo, le stesse grotte furono utilizzate come luoghi di sepoltura dalle popolazioni che si insediarono nella zona. Oltre al museo, che si trova all’interno del Palazzo Comunale, nel centro storico di Cetona, è possibile visitare sia il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde sia l’Archeodromo. La visita guidata parte dal Centro servizi del Parco, poco fuori Cetona, e permette di entrare all’interno di alcune delle suggestive grotte all’interno delle quali sono stati ritrovati i reperti esposti al museo. Si prosegue poi con la visita all’Archeodromo dove sono stati ricostruiti fedelmente un abitato in grotta del Paleolitico medio e un villaggio dell’età del Bronzo, con capanne a grandezza naturale! Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini” Per chi abita a Roma, il punto di riferimento quando si parla di Preistoria è sicuramente il Museo Pigorini, inserito all’interno del Museo delle Civiltà, nel quartiere EUR. Mi ci portò per la prima volta mio padre quando ero piccolo e da allora, ogni volta che l’ho visitato, è stata sempre una grande emozione. Il primo piano è dedicato all’etnografia extraeuropea, con una sezione relativa al continente africano, una alle Americhe e una terza all’Oceania. Al secondo piano è presente un ricchissimo allestimento sulla Preistoria a partire dal Paleolitico fino ad arrivare all’età del Ferro. Una sezione a parte è dedicata ai reperti provenienti dal sito de “La Marmotta” sul lago di Bracciano, dove è stato rinvenuto un villaggio risalente al Neolitico. Particolarmente suggestive sono le “piroghe” imbarcazioni imponenti realizzate scavando con il fuoco grossi tronchi di quercia. Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia
Poco fuori l’abitato di Isernia, in località “La Pineta” sorge uno dei più importanti musei del Paleolitico italiani, che si è sviluppato attorno ad un sito archeologico antichissimo e molto significativo per lo studio del primo popolamento dell’Italia. Strumenti litici in calcare e selce e tantissimi resti animali testimoniano il passaggio di gruppi umani nell’area di Isernia già 700 000 anni fa! L'area archeologica è parte integrante del complesso museale ed è racchiusa in un padiglione dove un percorso sopraelevato permette di osservarla. Una sala del museo organizzata su due livelli è dedicata al sito de "La Pineta", qui troviamo una ricostruzione della superficie di scavo e numerosi reperti originali. Nella sala più ampia è allestito, con reperti provenienti dall'area molisana, un percorso che va dal Paleolitico fino all'età del Bronzo.
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AutoreLivio Astorino Archivi
Maggio 2020
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