Secrets Of The Ancients
  • Home
  • Livio Astorino
  • Proposte
    • Laboratorio didattico di Preistoria
    • Corso di tecniche di sussistenza primitive
  • News
  • Blog
  • Contatti

Pagine di Preistoria

Il blog di Secrets Of The Ancients

Quattro musei italiani sulla Preistoria da non perdere

25/5/2020

0 Comments

 
I primi gruppi umani provenienti dall’Africa colonizzarono stabilmente l’Europa a partire da un milione di anni fa e l’Italia, in virtù della sua posizione favorevole, venne raggiunta ed abitata già in questa fase antica del Paleolitico. La Preistoria della nostra penisola segue vicende analoghe a quelle dell’Europa continentale ed è ben documentata grazie ad un ricco patrimonio di reperti che copre un ampio intervallo temporale, dai periodi più remoti a quelli più recenti. La Preistoria è un periodo affascinante ma molto spesso sottovalutato e la sua divulgazione rappresenta una sfida per professionisti ed appassionati. Per chi ha voglia di conoscere da vicino il mondo dei nostri antenati, una delle soluzioni migliori è sicuramente la visita ad un museo. L’Italia è ricca di musei sulla Preistoria dove parte del nostro ampio patrimonio è stato giustamente valorizzato, talvolta con soluzioni all’avanguardia e di sicuro impatto verso il pubblico. In questo articolo descriverò brevemente quattro musei italiani sulla Preistoria che ho visitato e che, a mio avviso, sono assolutamente da non perdere!

Museo Archeologico dell’Alto Adige

Foto
Figura 1 - Ricostruzione di Ötzi realizzata dagli artisti olandesi Adrie e Alfons Kennis
Foto
Figura 2 - Ascia di Ötzi, la testa è realizzata in rame
Foto
Figura 3 - Pugnale in selce utilizzato dalla Mummia del Similaun
Si trova nel centro storico di Bolzano ed ospita, nei primi tre piani, tutti i ritrovamenti originali legati ad Ötzi, la Mummia del Similaun. Il corpo dell’uomo venuto dal ghiaccio, ancora perfettamente conservato dopo cinquemila anni, è esposto all’interno di una teca che non è altro che una sorta di grande cella frigorifera che riproduce al suo interno le stesse condizioni di temperatura e di umidità presenti sul sito del ritrovamento. Insieme al corpo, sono esposti gli effetti personali di Ötzi, fondamentali per ricostruire la vita e le abitudini del cacciatore-pastore vissuto sulle Alpi a cavallo tra il Neolitico e l’età del rame. Indumenti e scarpe in pelliccia ed erbe intrecciate, un coltello in selce, un’ascia in rame, arco e frecce, contenitori in corteccia di betulla per il trasporto del fuoco: il corredo della mummia è ricchissimo e suggerisce ipotesi affascinanti sullo stile di vita degli abitanti delle Alpi di cinquemila anni fa.

Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona

Foto
Figura 4 - Ricostruzione di una capanna dell'età del Bronzo all'interno dell'Archeodromo di Belverde
Foto
Figura 5 - Riproduzioni di macine e di focolare
Foto
Figura 7 - Diorama raffigurante un accampamento di uomini di Neanderthal
Foto
Figura 9 - Lame di selce
Foto
Figura 6 - Strumenti bifacciali
Foto
Figura 8 - Una delle sale interne del Museo Civico per la Preistoria di Cetona
Foto
Figura 10 - Ceramiche
A Cetona, piccolo comune della Val d’Orcia, in provincia di Siena, si trova un bellissimo museo che ospita svariati reperti relativi al popolamento umano della zona del Monte Cetona dal Paleolitico fino all’età del Bronzo. Le cavità nel travertino alle pendici della montagna, in località Belverde, furono abitate dai Neanderthal che hanno lasciato resti animali e strumenti in pietra scheggiata come testimonianza del loro passaggio. Successivamente, tra il Neolitico e l’età del Bronzo, le stesse grotte furono utilizzate come luoghi di sepoltura dalle popolazioni che si insediarono nella zona. Oltre al museo, che si trova all’interno del Palazzo Comunale, nel centro storico di Cetona, è possibile visitare sia il Parco Archeologico Naturalistico di Belverde sia l’Archeodromo. La visita guidata parte dal Centro servizi del Parco, poco fuori Cetona, e permette di entrare all’interno di alcune delle suggestive grotte all’interno delle quali sono stati ritrovati i reperti esposti al museo. Si prosegue poi con la visita all’Archeodromo dove sono stati ricostruiti fedelmente un abitato in grotta del Paleolitico medio e un villaggio dell’età del Bronzo, con capanne a grandezza naturale!

Museo Preistorico Etnografico “Luigi Pigorini”

Foto
Figura 11 - Serie di riproduzioni di teschi che mostrano le varie fasi evolutive
Foto
Figura 12 - Le piroghe originali provenienti dal sito in località "La Marmotta"
Foto
Figura 14 - Macine e resti di cereali mostrano che gli abitanti del villaggio della Marmotta erano agricoltori
Foto
Figura 13 - Ceramica dipinta rinvenuta nel sito de "La Marmotta"
Foto
Figura 15 - Lame in selce ed ossidiana utilizzate come strumenti da taglio
Per chi abita a Roma, il punto di riferimento quando si parla di Preistoria è sicuramente il Museo Pigorini, inserito all’interno del Museo delle Civiltà, nel quartiere EUR. Mi ci portò per la prima volta mio padre quando ero piccolo e da allora, ogni volta che l’ho visitato, è stata sempre una grande emozione. Il primo piano è dedicato all’etnografia extraeuropea, con una sezione relativa al continente africano, una alle Americhe e una terza all’Oceania. Al secondo piano è presente un ricchissimo allestimento sulla Preistoria a partire dal Paleolitico fino ad arrivare all’età del Ferro. Una sezione a parte è dedicata ai reperti provenienti dal sito de “La Marmotta” sul lago di Bracciano, dove è stato rinvenuto un villaggio risalente al Neolitico. Particolarmente suggestive sono le “piroghe” imbarcazioni imponenti realizzate scavando con il fuoco grossi tronchi di quercia.

Museo Nazionale del Paleolitico di Isernia

Foto
Figura 16 - Particolare della ricostruzione della superficie archeologica del sito di Isernia "La Pineta"
Foto
Figura 17 - Sala del museo allestita con reperti dell'area molisana, si va dal Paleolitico fino all'età del Bronzo
Foto
Figura 19 - Strumenti litici di epoca paleolitica
Foto
Figura 21 - Riproduzione di un riparo di fortuna
Foto
Figura 23 - Prodotti laminari (Paleolitico superiore)
Foto
Figura 25 - Contenitori in ceramica (età del Bronzo)
Foto
Figura 18 - Sala dedicata al sito de "La Pineta"; ricostruzione di una porzione della superficie di scavo
Foto
Figura 20 - Punte e schegge Levallois (Paleolitico medio)
Foto
Figura 22 - Lame e lamelle in selce (Paleolitico medio)
Foto
Figura 24 - Ricostruzione di una capanna neolitica
Foto
Figura 26 - Boccaletti votivi (XII sec. a.C.)
Poco fuori l’abitato di Isernia, in località “La Pineta” sorge uno dei più importanti musei del Paleolitico italiani, che si è sviluppato attorno ad un sito archeologico antichissimo e molto significativo per lo studio del primo popolamento dell’Italia. Strumenti litici in calcare e selce e tantissimi resti animali testimoniano il passaggio di gruppi umani nell’area di Isernia già 700 000 anni fa! L'area archeologica è parte integrante del complesso museale ed è racchiusa in un padiglione dove un percorso sopraelevato permette di osservarla. Una sala del museo organizzata su due livelli è dedicata al sito de "La Pineta", qui troviamo una ricostruzione della superficie di scavo e numerosi reperti originali.  Nella sala più ampia è allestito, con reperti provenienti dall'area molisana, un percorso che va dal Paleolitico fino all'età del Bronzo.
0 Comments



Leave a Reply.

    Autore

    Livio Astorino

    Archivi

    Maggio 2020
    Aprile 2020
    Marzo 2020
    Febbraio 2020
    Gennaio 2020

    Categorie

    Tutto

    Feed RSS

Dicono di noi

Un corso completo, ben strutturato, di alto livello, con argomenti fondamentali per chi è appassionato di sussistenza primitiva. Livio trasmette il suo sapere, basato sull'esperienza pratica, dopo aver provato di persona ogni singola tecnica. È di profonda ispirazione e grande umiltà. Livio rende argomenti complessi, facili da imparare, alla portata di tutti. È stata un'esperienza unica e in Italia persone qualificate come lui, se ne trovano ben poche. Lo consiglio vivamente a tutti, ci si diverte tantissimo.
Oggi una giornata fantastica nella nostra scuola, Livio ci ha fatto fare delle splendide attività ed ha spiegato ai bambini in modo semplice e coinvolgente le tecniche usate nella Preistoria. Tra pitture rupestri, scheggiatura della pietra, accensione del fuoco e lavorazione dell'argilla i bimbi si sono divertiti tantissimo ed abbiamo imparato tanto, anche noi maestre! L'accensione del fuoco poi è sempre un momento affascinante!
Grazie Livio!!!!

Contatti

  • Home
  • Livio Astorino
  • Proposte
    • Laboratorio didattico di Preistoria
    • Corso di tecniche di sussistenza primitive
  • News
  • Blog
  • Contatti